Il 1 Aprile 2012 è partita la Campagna di comunicazione “Due gesti per la vita”, diffusa in tutta l’area del Mugello e mirata a sensibilizzare i cittadini sull’importanza di dare soccorso immediato a chi sia vittima di un arresto cardiaco.
Il messaggio è di fondamentale importanza: il riconoscimento di un attacco di cuore, l’immediata telefonata al 118 ed il massaggio cardiaco possono salvare una vita.
Come recita lo spot, ciascuno di noi, con le sue mani “può anche salvare una vita”. Infatti le linee essenziali della rianimazione cardiopolmonare (RCP) possono essere praticate da chiunque anche senza il ricorso ad un addestramento particolare.
Quando un adulto viene colpito da arresto cardiorespiratorio la sua sopravvivenza dipende soprattutto dalla possibilità che un testimone pratichi le manovre di rianimazione cardiopolmonare.
Sfortunatamente in oltre due terzi dei casi non viene praticata una RCP immediata, che risulterebbe invece essenziale per offrire minuti in più di sopravvivenza in attesa dei soccorsi sanitari.
La maggioranza dei testimoni di un arresto cardiaco non reagisce attivamente per timore di provocare un danno al paziente: per facilitare il coinvolgimento attivo del testimone sono state semplificate le manovre di rianimazione alle due essenziali ed efficaci nei primissimi minuti : “Chiama il 118 e premi forte e veloce in mezzo al petto”.
La semplificazione permette una più ampia diffusione delle abilità minime efficaci rispetto ai sistemi didattici tradizionali o in uso.
Manifesti, locandine e pieghevoli informativi, diffusi in tutta l’area del Mugello | ||||||||
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Un arresto cardiopolmonare può succedere a chiunque e ovunque. Per salvare una vita possono bastare due gesti: è “questione di Core”.
Alcuni dati: